Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas? Se lo chiedeva in una memorabile conferenza del 1972 Edward Lorenz, e negli ultimi quarant’anni abbiamo tutti imparato a fare i conti con la risposta.

La scienza è spesso così: traccia fenomeni apparentemente astratti nel loro dipanarsi, eppure tremendamente concreti nelle loro conseguenze. Tra gli innumerevoli esempi di questa apparente aporia, ce n’è uno in particolare con cui mi trovo a fare i conti; e non perché abbia deciso di dedicarmi alla fisica teorica, tutt’altro, ma perché mi trovo a doverci fare i conti come imprenditore, ancor prima che come ricercatore.

Si tratta del concetto di “entanglement”, che significa più o meno “groviglio”; è il concetto che indica la presenza di una sorta di intreccio di amorosi sensi tra partie elle distanti tra loro. Il fil rouge tra il battito d’ali di una farfalla ed un tornado, appunto. Un rompicapo esplicitato dal grande Erwin Schrodinger, Nobel nel 1933 per i suoi contributi fondamentali alla meccanica quantlstica, che ha mandato a farsi benedire la concezione classica di spazio e di tempo. Perché, se è vero che tra due parti celle può esservi di mezzo l’universo intero, senza che ciò intacchi la loro capacità di influenzarsi istantaneamente, allora il tempo e lo spazio non esistono, sono solo il prodotto della mia percezione.

Una aporia che lo stesso Einstein definì inquietante, perché capace di mettere fine al concetto di “località”, proprietà apparentemente indiscutibile della realtà, nella sua intrinseca capacità di creare non solo una corrispondenza biunivoca tra le cose e la loro posizione, ma insieme affermando che esse interagiscono sempre prima con ciò che è vicino a loro.

Il principio di località afferma che le distanze esistono, eppure esiste anche à entanglement, come innumerevoli test sperimentali hanno dimostrato. Alla Colgate University di New York, per esempio, il fisico Enrique Gálvez ha messo a punto un apparecchio in grado di “correlare” particelle: un po’ come sparare contemporaneamente nell’universo due monete, avendo la certezza che cadranno sempre, nello stesso istante, sullo stesso lato.

Ma che c’entra tutto ciò con la vita di un imprenditore, con la nostra vita? Presi e forse persi nella nostra porzione di realtà, guardiamo intomo a noi secondo il principio di località, posizionando la scuola, la sanità, la giustizia, la pubblica amministrazione in caselle circoscritte e scollegate tra loro, unendole semmai solo attraverso la nostra esperienza di utenti, fruitori, imprenditori. Eppure ciascuno di questi elementi, come intuito da Shroedinger, è elemento propulsivo ed istantaneamente connesso alla catena del valore.

Lo stop della scuola e le lentezze ri organizzative della didattica a distanza? Peserà 1’1.5% del Pii mondiale. La perdita di educazione, secondo l’Ocse, si tradurrà in un minore livello di competenze, e le competenze che le persone hanno sono direttamente correlate alla loro produttività, hanno spiegato gli autori dello studio, secondo il quale il conto per le economie sarà ancora più salato se i disservizi si registreranno anche nel corso del prossimo anno. “Anche se l’entità delle conseguenze negative sul fronte dell’apprendimento non è ancora nota, le ricerche esistenti suggeriscono che per gli studenti tra i 6 e i 18 anni le chiusure scolastiche causate dal Covid potrebbero tradursi in un minore guadagno di circa il 3% per le loro intere vite”.

Più a lungo le scuole funzioneranno a singhiozzo, peggiori saranno le conseguenze per il Pii globale. Una giustizia civile più efficiente? Vale 2,6 miliardi di euro, la stima è contenuta nel rapporto biennale della Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (Cepej) e prende in considerazione i soldi che sarebbero risparmiati dalle imprese italiane sommando i costi che le aziende subiscono a seguito dei ritardi nelle procedure fallimentari, oltre un miliardo, quelli dei ritardi nelle procedure civili di 1° e 2° grado, pari a un altro miliardo, e le spese burocratiche relative alle sole procedure fallimentari, oltre 500 milioni. Se la giustizia funziona si favorisce crescita: non a caso la riforma di tempi e procedure è nella lista fatta dall’Europa in cambio del Recovery fund. Siamo i più lenti del Continente, e al Sud è ancora peggio. Nelle regioni meridionali un procedimento civile dura in media 17 mesi, più del doppio rispetto al Nord, dove ne occorrono otto. Questo non ha forse un effetto immediato sulla vitadi chi vuole investire, di chi potrebbe assumere, di chi cerca lavoro? Certo che sì.

Della centralità del funzionamento della sanità non solo per la salute, ma per la capacità di una comunità di generare valore, siamo tutti fin troppo consapevoli. Basta alzare lo sguardo, anche solo di poco, per toccare con mano à entanglement che unisce le facce di una realtà molto più interconnessa di quel che sospettiamo. Due particelle anche lontanissime posso influenzarsi istantaneamente. Una ragione in più per smetterla di coltivare solo il proprio orticello e cambiare quel che deve essere cambiato con il coraggio di chi sa di vivere un tempo eccezionale